Chi ha vissuto una vita piena, reale, in cui riconoscersi ,
non ha rimpianti né degli errori né delle cose che ha fatto meglio. Perché mai
una persona così dovrebbe aver paura di morire?
Il problema della morte dolce è tipico delle società
moderne, dove la repressione dell’animo è al servizio della finanza e dell’economia,
così che ognuno arriva all’ultimo momento di questa esistenza senza essere stato sé stesso, e questo impedisce
un sano distacco dal momento di passaggio che chiamiamo vivere.
L’attaccamento alle cose e la brama sono i pungoli della
crescita spirituale.
Vivere una vita in cui riconoscerti è possibile, una vita
vera, in cui tu sei realmente te stesso. Ma per farlo devi separarti dai tuoi genitori, dai tuoi
fratelli, dai tuoi vicini di casa, dalle cose che ti hanno insegnato a scuola e
che hai imparato a lavoro. Devi separarti dalle aspettative nascoste dietro gli
occhi della gente che guarda!
L’obbiettivo più grande della vita è andare d’accordo con se
stessi. Non sprecare altro tempo in sciocchezze.
India, Cina, Russia, hanno provato a costruire una società
lontana dal consumismo, dal materialismo, dal profitto. Una società
alternativa. Ma una società così nasce dopo un lungo cammino di crescita
spirituale, dove anche le religioni, non LA religione, hanno un posto di
rilievo. La repressione della spiritualità è l’unico motivo per cui il
comunismo è stato peggiore del consumismo. A lourdes si vendono madonnine, si
fanno offerte e c’è un gran giro di denaro che la circonda. Ma finché potrà
esistere, gli uomini potranno dedicargli un nuovo significato. Se venisse rasa
al suolo chi mai potrebbe dargli il suo vero valore.
Esistere è l’unico scopo dell’esistenza, nient’altro ha
senso.
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