La Delusione è come un incantatore o un mago, abile e veloce cala un velo su colui che ci ha deluso, truffando la vista, che non vede come siano stati i fili delle nostre aspettative a calare quel manto doloroso.
Lo stolto ti chiede come mai tu lo abbia deluso. Il saggio si domanda come sia stato possibile, ancora una volta, essersi deluso.
Strabiliante, il potere della delusione risiede nel non mostrare come, ad averlo ferito, siano state le sue stesse aspettative.
Maestro, come posso evitare che gli altri mi deludano ancora? Basta che tu impari a vedere il mondo per come è, non come vorresti che fosse.
La delusione è causata dagli altri soltanto quando, intenzionalmente, alimentano le tue aspettative per i loro scopi, quali che siano. Ma resti tu l’artefice dell’inganno, talmente desideroso di ciò che ti offrono da confondere i tuoi bisogni con le sole promesse.
La colpa di chi delude non sta nel dolore che ti infligge, casomai nel non fare ciò che promette. Nel non essere ciò che sostiene.
Colui che si arrabbia per la delusione proveniente da un altro, è stolto quanto colui che non tiene in giusta considerazione il valore delle azioni, fatte o mancate.
La delusione è lo specchio delle nostre aspettative, non il metro di giudizio per gli altri.
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